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Giorno del Ricordo, CasaPound Pescara: “Critiche al nostro striscione confermano presenza di sentimenti negazionisti a sinistra”

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Pescara, 11 Febbraio – Casapound Italia Pescara risponde alle critiche della sinistra cittadina in merito allo striscione affisso nel Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe.
” Le affermazioni di Marinella Sclocco, consigliere comunale ed ex candidato sindaco,in merito allo striscione affisso dai nostri militanti, da lei definito ” vergognoso ed infame” tanto da chiedere addirittura una multa al nostro movimento, non fanno altro che confermare come la memoria di tutti gli italiani morti nelle Foibe per mano partigiana titina corra il rischio di essere occultata da sentimenti di negazionismo e revisionismo storico su quello che è stato un vero e proprio genocidio dei nostri connazionali “
Prosegue la la nota:” Esordendo con la frase “Io parteggio, sono e sarò sempre partigiana”, vediamo come la Sclocco, così come tanti altri suoi compagni di partito, neghi apertamente e allo stesso tempo sia la storia che le istituzioni che tanto rivendica. Ad alimentare le polemiche e, per rimanere in tema, infoibare la verità, si aggiunge Giovanni Di Iacovo del PD ,il quale, appellandosi, come la Sclocco, al comune di Pescara, ha richiesto di rimuovere lo striscione. Non è ovviamente mancato il commento della segretaria provinciale della Fiom-Cgil Alessandra Tersigni, che ci ha additati come ‘maledetti’. A tutti costoro vogliamo ricordare che la Giornata del Ricordo dei Martiri delle Foibe è istituita e riconosciuta con la legge 30 marzo 2004 n. 92, la quale afferma testualmente: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, e che detta tragedia è stata perpetrata per mano dei partigiani titini, che questo piaccia o meno alla sinistra“.
” Non ci resta quindi – conclude la nota – che ringraziare questi anti-italiani per aver avvalorato le nostre tesi sul diffuso sentimento negazionista presente in una determinata parte politica. Quanto a noi, continueremo a far sì che la verità storica sulle Foibe e sull’Esodo giuliano-dalmata non possa più essere messa a tacere per ragioni ideologiche “.

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