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Immigrati in centro di accoglienza a Moscufo, CasaPound: “popolazione contraria, noi pronti a scendere in piazza al loro fianco”

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Moscufo (PE), 30 dicembre – Questa mattina una delegazione di CasaPound dopo essere stata contattata dai cittadini del paese si è recata a Moscufo per meglio analizzare e trovare una soluzione all’imminente ricollocamento di 45 extracomunitari presso uno stabile del paese.
“Sono tante e forse troppe le segnalazioni dei cittadini che arrivano in questi giorni – afferma Mirko Iacomelli – tutte riguardo l’apertura del centro d’accoglienza. Impensabile e improponibile andare a piazzare 45 extracomunitari in un comune di circa 2000 abitanti, ancora più scellerata e senza logica, fare questo in uno stabile attualmente abitato da 3 famiglie e collocato vicino ad una ludoteca per bambini.”

“Questo è un vero e proprio metodo coercitivo attuato dal proprietario dello stabile – continua nella nota il responsabile pescarese dopo aver effettuato un presidio sul luogo – ancora peggio se pensiamo che lo stabile, situato sulla ss 151, è abitato da diverse famiglie, tra cui un anziana signora che si è recata in lacrime dal sindaco di Moscufo chiedendogli di non essere messa in condizioni d’andarsene, non c è un vero e proprio sfratto nei suoi confronti ma che sicurezze possiamo garantire ad un anziana lasciandola sola in balia di 45 extracomunitari i quali fanno tutto tranne che scappare da una guerra? Quali sicurezze possiamo darle? Nessuna ma d’altro canto alla cooperativa interessano i soldi, non far trascorrere una serena pensione alla signora. Oltre questo chi più porterà i propri figli nell’adiacente ludoteca sapendo che a due metri da questa ci saranno 45 extracomunitari di cui non sappiamo niente, se siano criminali spacciatori a quant’altro? Ma non solo, lo stabile in questione è privo anche di un sistema fognario adeguato per l’accoglienza di così tante persone”

“Ma la cosa peggiore- termina Iacomelli – è che questo progetto sta procedendo nonostante l’opposizione dell’amministrazione comunale nonché della stragrande maggioranza degli abitanti, con i quali, siamo pronti a scendere in piazza per impedire fisicamente l’apertura del centro.

Prefetture e cooperative hanno dimostrato il totale disinteresse della volontà dei cittadini di Moscufo preferendo pensare al proprio tornaconto, ma, non hanno considerato che questa volta a scendere in campo ci sarà CasaPound.”

Striscione comparso a Moscufo il 02.01.2018

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